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La Fatina Dottoressa e la Bambina. Racconto di fatine

Questo racconto di fatine per bambini è la storia vera di una bambina guarita da un lieve problema agli occhi grazie a una fatina dottoressa.

Copertina del libro Racconti Inventati per Bambini. Bambola di pezza con capelli lilla.

 

RACCONTI INVENTATI PER BAMBINI

RACCONTI INCANTATI

Autore: José Tiberius

 

 

RACCONTO DI FATINE

Benché non sia realmente un racconto di una fatina, è innegabile che per la bambina la dottoressa riunisca tutte le caratteristiche di una fatina buona. Si può anche affermare che è un racconto d’avventure, poiché per la protagonista la visita dalla dottoressa significò una grande emozione.

Poiché si basa su una storia vera, è un racconto alquanto personalizzato nella sua genesi. In ogni caso, i racconti o le storie d’avventura devono essere personalizzate per rendere più facile l’identificazione dei bambini con i personaggi e stimolare la loro immaginazione.

In questa storia di fatine, la personalizzazione può essere molto semplice, infatti, tutti i bambini e le bambine vanno dal dottore e prima o poi c’è qualcosa che non rientra nella norma.

Questo raccontodescrive con semplicità la funzione sociale dei dottori e delle dottoresse.

Occorre dare fiducia al bambino o alla bambina malata nei confronti dei medici e dei dottori, allevierà così la tensione normale, associata ai problemi di salute. Inoltre, renderà più consapevoli dell’idea di convivenza in società; vale a dire che non solo i loro parenti più vicini si occuperanno di loro, ma che esiste anche una società in cui gli uni e gli altri si aiutano reciprocamente.

Il fatto che la realtà venga disegnata sotto forma di racconto di una fatina aiuta i bambini e le bambine piccole ad interpretarla nel loro proprio mondo.

 

LA FATINA DOTTORESSA E LA BAMBINA

Di Caroline Sedgwick

Molto tempo fa, c’era una bambina piccina
che si chiamava Susanna ~~~;
~ ed era una bambina molto brava
~ ed era molto carina ~ e molto furba;
~ e la sua mamma ~ e il suo papà le volevano bene
~~~ molto bene.

~ E un giorno Susanna incominciò a zoppicare,
non poteva camminare bene,
 ~ e le faceva male la gamba
~ e la sua mamma ~ e il suo papà erano molto preoccupati,
perché non sapevano come fosse successo,
né perché fosse successo, né quando era successo.

Bambina con il vestito da fata buona

Quindi decisero di portarla ~~~ dalla dottoressa,
quindi la misero in macchina ~ ed uscirono dal garage,
~ e guidarono fino all'ambulatorio della dottoressa,
~ e quando arrivarono si sedettero un po’ in sala d'attesa,
~ aspettando che uscisse la dottoressa.

~ E quando uscì, disse:
Ciao Susanna ~ cosa c’è che non va?
~ e Susanna disse:
ahi, dottoressa, mi fa male la gamba, ~ e non posso camminare bene.
~ e la dottoressa disse:
“allora vieni nel mio studio ~ e coricati sul lettino.

~ e vediamo cosa possiamo fare
E così Susanna si coricò sul lettino.

~ E la dottoressa incominciò a toccare la gamba sinistra
 (come se stesse giocando - massaggiando, massaggiando,
premendo con il dito, premendo con il… )
~ e lo fece dalla coscia verso il basso,
tutta la gamba fino al piede ~ e di nuovo verso l'alto,
~ e allora disse:
no, non è questa la gamba, dev’essere l'altra gamba.

~ Y si spostò sulla gamba destra
~ e lo fece dalla coscia verso il basso, tutta la gamba fino al piede ~ e di nuovo verso l'alto,
~ e allora disse:
so già qual è il problema, il problema è ~~~ il ginocchio.
~ e allora fece: un tocco, una pressioncina, un massaggio;
~ un tocco, una pressioncina, un massaggio.

~~~~~~ CLICK ~ e Susanna:
dottoressa, dottoressa, la gamba non mi fa più male.
~ e la dottoressa disse:
scendi dal lettino ~ e cammina per la stanza
~ e Susanna camminò per lo studio ~ senza zoppicare.
~ e corse verso la dottoressa,
l'abbracciò stretta stretta e la baciò.
~ e disse:
dottoressa, dottoressa, grazie per avermi curato la gamba.

~ e la dottoressa disse:
è stato un piacere, torna quando vuoi.
~ e Susanna ~ e la sua mamma ~ e il suo papà
si rimisero in macchina ~ e guidarono fino a casa,
~ e quando giunsero a casa, Susanna fece un bel bagno caldo,
~ e si mise il pigiama caldo,
~ e mangiò una cenetta calda.

~ E dopo provò a camminare,
~ e camminò dalla tele al divano,
~ e dal computer fino al tavolo della sala,
~ e la gamba non le faceva male ~ e poteva camminare bene,
~ e allora andarono a letto,
~ e si addormentò subito perchè era stanca morta,
~ ed era stata una lunga giornata,
~ e questa è la fine della storia,
~ e vissero felici e contenti.

 

~ e adesso…

~~~~~~- A NANNA!